l rischio di caduta fuori bordo è più alto di notte e in condizioni climatiche difficili.
Anche se il pericolo non è affatto escluso in estate, in una giornata di bel tempo, soprattutto se navighiamo con una barca di piccole dimensioni. Non solo nel caso di un’onda anomala, ma anche quando i treni di onde si sommano generandone di più alte e improvvise.
Di giorno il recupero è più facile, non è affatto scontato che debba equivalere ad un semplice tuffo fuori programma. Si può perdere conoscenza e la distanza fra la barca e la persona caduta diventa tale da perderla di vista. La cosa migliore è in assoluto è prevenire, scongiurando l’incidente riducendo al minimo i rischi.
Comportamenti
Di notte indossate sempre il giubbino e restate legati ai support di sicurezza, soprattutto se ci si deve muovere in coperta, solitamente bagnata a causa dell’umidità notturna.
Di giorno, con cattivo tempo, valgono le stesse e identiche regole ovviamente. Se possibile, sarebbe un'ottima abitudine adottare queste misure anche in condizioni di tempo buono, cosa che diventa obbligatoria alle prime avvisaglie di un temporale estivo.
Forza e resistenza fisica delle persone a bordo, anche se allenate e fisicamente in forma, non devono assolutamente essere prese in considerazione. Gli elementi naturali avranno la meglio in ogni caso se si scatenano.
L'uomo non può nulla in confronto alla forza del mare in casi di condizioni climatiche avverse. È la prima regola da tenere a mente.
Non considerare mai draglie, candelieri e pulpiti, come elementi di sicurezza cui fissare life-line o cinture di sicurezza.
Se scegliamo di navigare dobbiamo tenere sempre a mente rischi, che sono davvero un bel po', soprattutto se si sottovalutano le situazioni di pericolo. I nostri comportamenti e qualche soldo in più per le dotazioni di sicurezza contribuiranno a ridurre di molto i rischi.